Blonde Redhead

mercoledì 22 Febbraio

22 FEBBRAIO 2017

BLONDE REDHEAD

UNICA DATA ITALIANA!

—————-

Non sono molte le band in grado di gestire carriere molto lunghe senza mai smettere di evolversi e anzi, continuando a esplorare, di album in album, nuovi territori. I Blonde Redhead meritano un posto nella categoria: in quasi 25 anni di attività l’acclamato gruppo di New York è passato dal rock noise degli esordi al raffinato dream pop di “Misery Is A Butterfly”, per arrivare alle sensuali trame elettroniche dell’ultimo album in studio, “Barragán”, del 2014. Ora è il momento di un nuovo passo in avanti, o forse sarebbe meglio dire di lato, perché, pur nella varietà di stile, il terzetto ha sempre saputo conservare una personalità e un’identità uniche e ben riconoscibili. Reduci dalla pubblicazione, tra il settembre e l’ottobre 2016, del cofanetto “Masculin Féminin” e del disco di remix “Freedom of Expression on Barragán”, la giapponese Kazu Makino e i gemelli italo-americani Amedeo e Simone Pace stanno per tornare con l’EP “3 O’Clock”, in uscita il 3 Marzo 2017 per la loro etichetta Asa Wa Kuru in licenza esclusiva a Ponderosa Music & Art. Quattro brani, due cantati dall’affascinante Kazu, gli altri due dal chitarrista e seconda voce della band, Amedeo, che segnano ancora una volta la volontà, da parte del terzetto, di ampliare i propri orizzonti musicali.

Non è un caso che questo Ep dal mood malinconico e insieme romantico arrivi a pochi mesi dal tour che nel 2016 ha visto i Blonde Redhead ripresentare al pubblico “Misery Is A Butterfly”, loro disco del 2004, con un quartetto d’archi: in questi nuovi pezzi affiorano a tratti le atmosfere di quell’album diventato di culto per il pubblico del trio, al contempo i nuovi brani spingono ancor più nella direzione di una presenza massiccia di archi e fiati, dalla viola al violoncello al violino, dal clarinetto all’oboe, dal flauto alla tromba. L’Ep è stato, infatti, realizzato con la complicità, tra gli altri, dell’ensemble americano ACME, e di Eyvind Kang, compositore e violinista statunitense che ha già collaborato con i Blonde Redhead in passato su “Misery Is A Butterfly” e in tempi più recenti per il tour incentrato su quello stesso disco.

Entrando nei dettagli di questa nuova uscita di Kazu e compagni, le prime due tracce, “3 O’Clock” e “Golden Light”, sono cantate e state scritte dalla stessa Kazu. Che parlando della title track nonché singolo di lancio dell’Ep, spiega: “Alle tre del pomeriggio succedono un sacco di cose, quante volte fissiamo degli appuntamenti a quell’ora? In Giappone, poi, è un orario sacro, quello: è l’orario del tè. Ovviamente si potrebbe pensare anche alle tre di notte, ma ho scritto il brano partendo da questa suggestione, riflettendo su quello che per me è un orario significativo all’interno delle nostre giornate, una specie di punto di svolta, metaforicamente l’inizio di un nuovo capitolo per noi Blonde Redhead”.

Autore delle altre due tracce è Amedeo, che racconta: “Give Give” è un pezzo che avevo nel cassetto, risale al periodo di “Penny Sparkle”, il nostro album del  2010, ma abbiamo aggiunto una linea di flauti e archi e le percussioni sono state riscritte assieme a Mauro Refosco (percussionista brasiliano già al fianco di Red Hot Chili Peppers e Atoms For Peace; ndr) per regalare più vita alla canzone. Cosa a cui tenevo, perché è un brano che sento molto vicino in questo momento, più di quando l’ho composto”. E continua: “Per “Where Your Mind Wants To Go” abbiamo prima registrato chitarra, batteria e percussioni, per poi sviluppare gli arrangiamenti con fiati e trombe in studio, con Michael Leonhart”.
Il tocco orchestrale è qualcosa che ha sempre ammaliato i Blonde Redhead. “Parlando di questo Ep, credo che l’inserimento di fiati e archi nei brani possa regalare alla musica un elemento in più, è ciò che succede nelle colonne sonore, di cui sono un grande appassionato”, afferma Amedeo. Di certo, poi, ha influito il tour di “Misery Is A Butterfly” con il quartetto d’archi. “Durante quelle date abbiamo proposto due di questi nuovi brani, “3 O’Clock” e “Golden Light”, e suonandoli dal vivo ci veniva man mano di aggiungere dei piccoli arrangiamenti: è da lì che siamo partiti”. Da lì e da una dimora lontana dalla frenesia della metropoli: “Alcuni mesi fa abbiamo trascorso una settimana in una casa di campagna ad Upstate New York”, racconta Amedeo. “Ci siamo rintanati e abbiamo scritto tutti i giorni per ore, gettando le basi per questo Ep, ma buttando giù anche molte altre idee che ci sembrano buone e su cui lavoreremo presto”.

I Blonde Redhead sono, dunque, pronti per presentare questo loro nuovo lavoro, assieme al meglio del loro repertorio ormai ricchissimo, dal vivo: dal 22 febbraio al 19 marzo il trio sarà in Europa per una ventina di date che toccheranno città quali Madrid, Londra, Parigi, Amsterdam, Copenhagen, Berlino. Non solo: nei prossimi mesi il gruppo ha in programma di portare “Misery is a Butterfly” di nuovo in tour, questa volta con un’intera orchestra. Nel frattempo Kazu è al lavoro sul suo primo album solista: si attendono sorprese.

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Non sono molte le band in grado di gestire carriere molto lunghe senza mai smettere di evolversi e anzi, continuando a esplorare, di album in album, nuovi territori. I Blonde Redhead meritano un posto nella categoria: in quasi 25 anni di attività l’acclamato gruppo di New York è passato dal rock noise degli esordi al raffinato dream pop di “Misery Is A Butterfly”, per arrivare alle sensuali trame elettroniche dell’ultimo album in studio, “Barragán”, del 2014. Ora è il momento di un nuovo passo in avanti, o forse sarebbe meglio dire di lato, perché, pur nella varietà di stile, il terzetto ha sempre saputo conservare una personalità e un’identità uniche e ben riconoscibili. Reduci dalla pubblicazione, tra il settembre e l’ottobre 2016, del cofanetto “Masculin Féminin” e del disco di remix “Freedom of Expression on Barragán”, la giapponese Kazu Makino e i gemelli italo-americani Amedeo e Simone Pace stanno per tornare con l’EP “3 O’Clock”, in uscita il 3 Marzo 2017 per la loro etichetta Asa Wa Kuru in licenza esclusiva a Ponderosa Music & Art. Quattro brani, due cantati dall’affascinante Kazu, gli altri due dal chitarrista e seconda voce della band, Amedeo, che segnano ancora una volta la volontà, da parte del terzetto, di ampliare i propri orizzonti musicali.

Non è un caso che questo Ep dal mood malinconico e insieme romantico arrivi a pochi mesi dal tour che nel 2016 ha visto i Blonde Redhead ripresentare al pubblico “Misery Is A Butterfly”, loro disco del 2004, con un quartetto d’archi: in questi nuovi pezzi affiorano a tratti le atmosfere di quell’album diventato di culto per il pubblico del trio, al contempo i nuovi brani spingono ancor più nella direzione di una presenza massiccia di archi e fiati, dalla viola al violoncello al violino, dal clarinetto all’oboe, dal flauto alla tromba. L’Ep è stato, infatti, realizzato con la complicità, tra gli altri, dell’ensemble americano ACME, e di Eyvind Kang, compositore e violinista statunitense che ha già collaborato con i Blonde Redhead in passato su “Misery Is A Butterfly” e in tempi più recenti per il tour incentrato su quello stesso disco.

Entrando nei dettagli di questa nuova uscita di Kazu e compagni, le prime due tracce, “3 O’Clock” e “Golden Light”, sono cantate e state scritte dalla stessa Kazu. Che parlando della title track nonché singolo di lancio dell’Ep, spiega: “Alle tre del pomeriggio succedono un sacco di cose, quante volte fissiamo degli appuntamenti a quell’ora? In Giappone, poi, è un orario sacro, quello: è l’orario del tè. Ovviamente si potrebbe pensare anche alle tre di notte, ma ho scritto il brano partendo da questa suggestione, riflettendo su quello che per me è un orario significativo all’interno delle nostre giornate, una specie di punto di svolta, metaforicamente l’inizio di un nuovo capitolo per noi Blonde Redhead”.

Autore delle altre due tracce è Amedeo, che racconta: “Give Give” è un pezzo che avevo nel cassetto, risale al periodo di “Penny Sparkle”, il nostro album del  2010, ma abbiamo aggiunto una linea di flauti e archi e le percussioni sono state riscritte assieme a Mauro Refosco (percussionista brasiliano già al fianco di Red Hot Chili Peppers e Atoms For Peace; ndr) per regalare più vita alla canzone. Cosa a cui tenevo, perché è un brano che sento molto vicino in questo momento, più di quando l’ho composto”. E continua: “Per “Where Your Mind Wants To Go” abbiamo prima registrato chitarra, batteria e percussioni, per poi sviluppare gli arrangiamenti con fiati e trombe in studio, con Michael Leonhart”.
Il tocco orchestrale è qualcosa che ha sempre ammaliato i Blonde Redhead. “Parlando di questo Ep, credo che l’inserimento di fiati e archi nei brani possa regalare alla musica un elemento in più, è ciò che succede nelle colonne sonore, di cui sono un grande appassionato”, afferma Amedeo. Di certo, poi, ha influito il tour di “Misery Is A Butterfly” con il quartetto d’archi. “Durante quelle date abbiamo proposto due di questi nuovi brani, “3 O’Clock” e “Golden Light”, e suonandoli dal vivo ci veniva man mano di aggiungere dei piccoli arrangiamenti: è da lì che siamo partiti”. Da lì e da una dimora lontana dalla frenesia della metropoli: “Alcuni mesi fa abbiamo trascorso una settimana in una casa di campagna ad Upstate New York”, racconta Amedeo. “Ci siamo rintanati e abbiamo scritto tutti i giorni per ore, gettando le basi per questo Ep, ma buttando giù anche molte altre idee che ci sembrano buone e su cui lavoreremo presto”.

I Blonde Redhead sono, dunque, pronti per presentare questo loro nuovo lavoro, assieme al meglio del loro repertorio ormai ricchissimo, dal vivo: dal 22 febbraio al 19 marzo il trio sarà in Europa per una ventina di date che toccheranno città quali Madrid, Londra, Parigi, Amsterdam, Copenhagen, Berlino. Non solo: nei prossimi mesi il gruppo ha in programma di portare “Misery is a Butterfly” di nuovo in tour, questa volta con un’intera orchestra. Nel frattempo Kazu è al lavoro sul suo primo album solista: si attendono sorprese.

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